Bellissimo ma ....

Sai cosa aspettarti da un pappagallo?

Ogni giorno una sorpresa a volte dolce e a volte amara

La mia storia image


Siamo Anna e Federico. Eravamo alla ricerca di un animale domestico, nella nostra giovinezza abbiamo sempre avuto gatti, però ora la nostra prima preoccupazione era di non fare soffrire l'animale considerato che siamo fuori casa per gran parte della giornata, che ci piace viaggiare, che la nostra casa non ha balconi o terrazzi. Quindi dopo aver scartato l’ipotesi di prendere un cane o un gatto, facendo delle ricerche su internet ci siamo avvicinati al mondo dei pappagalli. Le informazioni erano rassicuranti e invitanti, tutto sembrava bello e semplice, ma non contenti abbiamo cercato altre informazioni e ci siamo rivolti a 3 diversi allevatori, a un negozio specializzato e a un amico che ne possedeva 2 e tutto sembrava confermare le informazioni che avevamo trovato su internet.

Queste erano le informazioni che ci venivano date: “Un pappagallo può stare in gabbia per parecchie ore al giorno, l'importante è dedicargli qualche ora ma di base può stare fino a 2-3 giorni in gabbia senza di voi..... E' un animale socievole per cui durante le vacanze può essere facilmente ospitato da un familiare..... Nei negozi di animali si possono trovare facilmente cibo e giochi per intrattenerlo....... In più un pappagallo allevato a mano ha il vantaggio di perdere l'aspetto più selvatico e vedere l'uomo come il suo migliore amico, vi affezionerete a lui come a nessun altro …...”

Insomma un animale da compagnia perfetto.

Pronti per l’acquisto

Dopo aver scelto l'allevatore che pensavamo il più eco sostenibile, affidabile e positivo verso gli animali tra quelli che avevamo visitato abbiamo deciso di fare il passo. Cercavamo un pappagallo non troppo grande perché oltre al prezzo pensavamo che fosse più difficile da gestire, e quindi la nostra scelta è caduta su un bellissimo piccolo conuro del sole. Eravamo tanto entusiasti della nostra scelta che abbiamo deciso di prenderlo anche se ci avevano avvisato che è un pappagallo rumoroso. Dopo alcuni mesi finalmente è arrivato il nostro amico GAIO. Prima di andare a prenderlo abbiamo chiesto la grandezza della gabbia ideale e su consiglio abbiamo preso una gabbia 60X80 che sarebbe stata più che sufficiente. Quando abbiamo chiesto cosa dare da mangiare al nostro pappagallo ci è stato detto frutta e mangime per pappagalli che si trova in ogni negozio per animali. Semplice no?

Primo impatto a casa

Arrivati a casa il pappagallo si è subito avvicinato a noi “suoi migliori ma soprattutto UNICI compagni” ma poi hanno iniziato a venirci alcuni dubbi: “Come mai quando era in gabbia continuava a urlare in modo decisamente fastidioso? Come mai fuori dalla gabbia attaccava tutti i nostri mobili, porte e finestre, libri e cavi elettrici? Come mai faceva i suoi bisogni in ogni luogo? Come mai quando lo sgridavamo non dava nessun segno di intendere? Come mai quando era vicino a noi era estremamente interessato a qualunque imperfezione della pelle che fosse un neo o una piccola ferita? Come mai improvvisamente esplodeva in urla e voli frenetici? Come mai che quando toccavamo qualcosa, Gaio arrivava e la voleva per lui? Come mai la sua fantastica gabbia 60X80 era il luogo che meno frequentava?”. Giorno dopo giorno da felici e entusiasti ci siamo sentiti prima confusi poi spazientiti e infine preoccupati dal pensiero che Gaio era un animaletto diavoletto che avrebbe vissuto non qualche anno ma 20 o 30 anni!! AIUTO!!  

Cosa fare?

Internet non ci forniva nessuna soluzione anzi pensavamo di essere gli unici ad avere questo problema. Allora ci siamo rivolti all’amico dei 2 pappagalli, il quale ci diceva che era tutto normale, anche i suoi quando erano liberi in casa facevano danni. Abbiamo chiesto se conosceva qualcuno che potesse insegnarci a convivere meglio con Gaio e la risposta fu NO. Allora siamo andati dall’unico negoziante abbastanza fornito di zona che ci disse “quando il pappagallo è in gabbia deve avere sempre qualcosa da distruggere per cui comperategli dei giochini a tutto spiano” naturalmente il suo negozio era ben fornito di catenine e legni colorati che Gaio distruggeva alla velocità della luce, così come scale, specchietti e altre cianfrusaglie. Oltre alla spesa questo ha fatto nascere un ulteriore problema: la gabbia era strapiena e il suo regno diventava sempre più piccolo e angusto. Inoltre essendo la nostra casa su due piani ogni giorno dovevamo portare la gabbia da un piano all’altro per la notte altrimenti Gaio alle prime luci dell’alba ci avrebbe dato una festosa sveglia. Quindi siamo tornati dal negoziante e abbiamo acquistato un’altra gabbia più grande e costosa. Però i problemi di convivenza non erano finiti, abbiamo iniziato a parlare con chiunque della nostra situazione per tentare di trovare una soluzione e un giorno finalmente arrivò un barlume di luce, una persona di un negozio ci dice di avere un pappagallo e che anche per lui non è facile  gestirlo: “devi stare attento all’alimentazione, alle relazioni, ai giochi, alla vita sociale, alla salute,  guarda noi abbiamo fatto un corso con una persona che ci ha cambiato completamente la  prospettiva”.

Così abbiamo conosciuto 
Nadia Ghibaudo.

Corso pappagalli

Il corso di Nadia Ghibaudo è strutturato su 3 livelli. Il primo livello per lo più teorico ha l’obiettivo di smontare tutti i concetti sbagliati che una persona ha sui pappagalli, molti dei quali trasmessi dai siti internet, dai negozianti e dagli stessi allevatori, portando gradualmente il corsista a capire quanto è complesso vivere con un pappagallo e quanto il pappagallo sia un animale sensibile ed empatico. Così si inizia con tanta pazienza a correggere tutti gli errori a partire dall’alimentazione, la scelta della gabbia, i giochi e ad aggiustare la nostra relazione con il pappagalllo. Il secondo livello prosegue con un taglio più pratico: ogni settimana a turno uno dei corsisti espone i problemi che ha con il suo pappagallo e Nadia Ghibaudo porta le sue conoscenze ed esperienza per farci migliorare. Nel nostro corso abbiamo avuto modo di conoscere il problema della deplumazione di Dado, un cenerino femmina di 14 anni e la malattia di Samba conuro del sole femmina di 7 anni. Venire a conoscenza di problemi diversi da quelli che vivevamo noi con il nostro pappagallo è stato molto utile per aumentare la nostra esperienza sulla gestione di Gaio e ci ha dato uno sguardo sempre più ampio sul mondo dei pappagalli. Ora stiamo seguendo il Terzo livello che riunisce corsisti di vari gruppi per condividere insieme le loro fatiche e piccole soddisfazioni nei progressi delle nostre relazioni con questi preziosi animali e vogliono continuare ad approfondire ed aumentare le proprie esperienze, cosa fondamentale per averne cura e gestirli nella maniera migliore. Insomma non si finisce mai di imparare. Partecipando a questi corsi abbiamo capito che un pappagallo resta un animale selvaggio, che ha interazioni e azioni per noi non ovvie ed è una forzatura della sua natura tenerlo in cattività. Purtroppo l’ignoranza che continua ad essere alimentata sui media fa fare tragici errori. Il nostro consiglio prima di prendere un pappagallo è di frequentare questo corso in modo da capire quali problemi ci sono e scegliere consapevolmente di affrontarli.
Sbagliare l'alimentazione causa non solo danni alla salute del pappagallo ma anche squilibrio ormonale che rende il pappagallo più aggressivo e territoriale, peggiorando la relazione con lui. Per questi motivi dopo poche settimane abbiamo dovuto abbandonare la dieta di semi prevalentemente grassi acquistati in negozio e sostituirla con una dieta basata su un mix di pasta e cereali cotti insieme a verdura da un lato e frutta mista e un mix di miglio rosso e giallo, farro, riso, e qualche seme di girasole dall'altro. Dopo il cambio della dieta gli atteggiamenti aggressivi di Gaio sono notevolmente diminuiti
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